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Malattie dei gatti: sintomi

- Categoria: Gatti

Malattie dei gatti, ok... ma quali sono i sintomi? Quanto può essere difficile accorgersi delle malattie dei gatti? Quali sono i sintomi più comuni?

Se i loro “colleghi” cani trovano il modo di manifestare in qualche modo i disagi e i problemi che li affliggono, i gatti sono invece animali che la loro fierezza trovano il modo di renderla protagonista anche in casi di malessere. Un gatto, infatti, tende sempre a nascondere i suoi momenti di debolezza, forse persino a sé stesso. Reminiscenza della sua natura da felino cacciatore che deve mostrarsi forte e indipendente nonostante le avversità.

Ecco quindi che per il padrone diventa difficile capire quando il proprio gatto può avere una malattia e quindi prestare attenzione ai piccoli segnali di allarme. Quali sono dunque i sintomi che segnalano la presenza di malattie nei gatti?

Come accorgersi delle malattie del gatto

Per accorgersi tempestivamente delle più comuni malattie del gatto bisogna prestare attenzione ad alcuni aspetti. Un consiglio è di stare attenti ai seguenti cambiamenti:

  • Alimentazione: se il gatto all’improvviso ha molta più fame o viceversa mangia meno, nonostante di solito sia un buongustaio (e siete certi che non si tratti di un’alterazione momentanea della temperatura corporea che potrebbe provocare inappetenza) allora sarebbe bene portarlo dal veterinario per accertamenti. Si potrebbe trattare anche di ipertiroidismo o diabete. 

    Leggi anche: Quante volte deve mangiare un gatto?

  • Peso: il vostro gatto mangia come sempre ma perde peso oppure questa variazione di peso si accompagna ai disturbi alimentari precedentemente descritti.

  • Attività fisica: ci sono movimenti diversi dal solito, più rallentati, meno fluidi, o comunque movimenti che prima venivano eseguiti con facilità e frequenza ora vengono completamente messi da parte.

  • Rapporto con gli altri animali: i gatti sono più animali solitari che da branco, ma hanno comunque il loro livello di socievolezza. Se diventano aggressivi o insofferenti quando in realtà abitualmente non lo sono, meglio approfondirne le cause.

  • Sete: se beve meno o di più rispetto al solito, chiedete il parere di un esperto. L’equilibrio è importante in tutto.

  • Feci e minzione: di solito i gatti sono animali precisi e abitudinari. Se iniziano a fare spesso i loro bisogni fuori dalla lettiera, meglio osservarli per un po’ e capire da cosa dipende. Può capitare anche che provino ad espellere l’urina, ma senza successo o che soffrano di diarrea o di feci troppo dure. In caso l’evacuazione continuasse ad essere difficoltosa o troppo frequente, meglio rivolgersi ad un veterinario.

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  • Toelettatura: i gatti sono noti per la loro dedizione alla pulizia corporea. Possono passare buona parte della giornata ad occuparsene, rilassando chi li guarda e infondendo in loro tanta tenerezza. Attenzione però se le abitudini cambiano. In caso diventasse eccessiva, potrebbe trattarsi di pulci e causare anche problemi gengivali oppure potrebbe avere delle malattie della pelle o pustole e vesciche sotto il manto. In questo caso tenderà a leccarsi in modo ossessivo sino a diradarsi il pelo. 

  • Gengive, muco, occhi: se qualsiasi parte del capo dovesse alterarsi, arrossarsi o produrre liquidi strani, meglio controllare l’animale.

  • Zoppia: come anche nell’uomo, qualsiasi alterazione dei movimenti articolari e muscolari è da verificare.

  • Vomito: può capitare che i gatti vomitino per espellere pelo. Diventa un problema quando è eccessivo.

Imparare a riconoscere i sintomi delle malattie dei gatti

Imparare a quali sintomi  prestare attenzione è semplice, capire se trovano un corrispettivo nel vostro gatto è comprensibilmente molto più difficile. A volte si tratta di segnali discreti che potrebbero risultare in eccessivo allarmismo, ma se si conosce bene il proprio animale e lo si vive ogni giorno, la simbiosi che si instaura vi permetterà di svelare il rebus e di identificare quel malessere che cerca a tutti costi di nascondere, aiutandolo a ritrovare la sua abituale vitalità.

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Maria Reale

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